La Grecia in epoca Covid

quest’anno causa la pandemia la Grecia ha chiuso i prorpi confini fino al 30 giugno e il programma di trasferire la barca a Kavala è saltato.
I lavori indispensabili per mettere la barca in acqua iniziano il 3 luglio con l’obiettivo di varare entro tre giorni
il 7 in una bella giornata di sole a vento leggero da NW di prima mattina la barca è sulle fasce e tempo di passare il rullo con l’antivegerativa sulle parti rimaste coperte dall’invaso alle 11 il travel-lift ci mette in acqua.
Partiamo con vento 10 knt di lasco e raggiungiamo in un paio d’ore le Dhiasporia Islands , tre isolette disabitate nel golfo del Saronico dove sicuramente troveremo dei ricci per un bel piatto di spaghetti.

La raccolta delle uova dei ricci è un lavoro lungo e noioso ma alla fine viene ripagato dal sapore unico della spaghettata.
Dopo la scorpacciata e la classica pennichella pomeridiana si riparte alla volta di Korfos dove passeremo la notte.
A me Korfos piace particolarmente soprattutto fuori stagione per la pace e la trasquillità che si respira un questo piccolo paesino affacciato sulla baia; c’è la possibilità di mettersi alla ruota in questa grande baia in 4/7 metri d’acqua o appoggiarsi a un piccolo pontile galleggiante che può ospitare 4 o 5 barche. Per fortuna che il charter si ormeggia di fronte ai tre ristoranti distanti 200 o 300 metri dal pontile. Per esperienza personale sconsiglio vivamente di andare al ristorante ed eventualmente acquistare il pesce alla mattina dai pescatori che rientrano verso le 8.
La crociera prosegue e dopo una tappa veloce ad Aegina per salutare il mio amico pescatore e conprare i pistacchi decidiamo di dirigerci verso il peloponneso visto che è previsto per alcuni giorni un meltemi molto sostenuto.

Nell’anno del Covid è occasione unica per fare una sosta a Ydra e a Spetses sperando che non ci sia la solita ressa dei charter.
La prima tappa Ydra; come previsto il porto è pieno ma riusciamo a infilarci fra un cat e uno yacht alla traditora facendo spostare un po i loro ormeggi e riusciamo ad ormeggiare in banchina ma dopo una passeggiata in paese al rientro ci troviamo davanti a noi tre file di barche che ci obbligheranno a mollare gli ormeggi il giorno dopo quando saranno partiti tutti sperando che le ancore non si siano annodate.


Dato che il meltemi continua imperterrito come da previsioni a soffiare oltre i 25 nodi con raffiche a 30/35 continuiamo a navigare verso ovest per raggiungere come programmato Spetses; anche qui l’ormeggio non è sempre facile trovarlo ma questa volta riusciamo a infilarci un po’ di traverso nell’angolino dell’unico pontile all’interno del porto vecchio dove ci stanno non piu’ di tre barche a vela visto che lato nord il fondale si abbassa velocemente e lato sud è occupato da battelli locali.


Anche a Spetses come Ydra le auto sono messe al bando a parte pochi scooter.

Come sempre il paese merita una visita e anche i ristoranti soprattutto nella parte nuova a nord sono di buona qualità.