da Samos ad Atene

Ritorniamo a Samos per riportare la barca nel Saronico.
Non sono piu previsti i voli diretti da Venezia ma fortunatamente c’è una coincidenza ad Atene volando con Aegean. Si parte alle 12 da Bologna arrivo alle 15 ripartenza per Samos alle 16,30 in una giornata abbastanza ventilata. L’aeroporto di Samos è incastonato fra il mare e la montagna vicino a Pythagorion e per il decollo l’aereo parte verso il mare a la visuale è veramente stupenda mentre per l’atterraggio il pilota punta la cima della montagna in direzione NE e all’ultimo momento fa una virata che rasa il pendio e con il vento al traverso abbastanza teso e rafficato atterra in velocità per mantenere l’assetto immagino;decisamente un atterraggio adrenalinico.
Avviamo subito i preparativi per mollare gli ormeggi la mattina successiva breve visita a Pythagorion per un minimo di cambusa e una cena veloce in una osteria frequentata dai locali.
Sono previste circa 35 miglia per la tappa a Ikaria e partiamo con calma con un NE 25 nodi .
Rimaniamo sotto costa per non allungare troppo il tragitto anche se il catabatico ci impegna abbastanza nella regolazione delle vele. Si naviga con mare calmo a una media di 6,5 nodi fino alla punta SW di Samos ma purtroppo il vento inizia girare a NW come previsto ma cala molto di intensità a dobbiamo fare una bolina stretta per scapolare Fournoi senza fare bordi.
Arriviamo a Agios Kirykos nel primo pomeriggio, il porto non prevede posti per il diporto e l’unicoa opportunità è sulla testata del moletto e scegliamo quindi di infilarci nel fantomatico marina abbandonato. Anche qui non ci sono posti e ci vede costretti affiancarci a una barca di tedeschi gentilissimi che ci aiutano nell’ormeggio. Poco più tardi arriva un altra barca che si affianca a noi e un catamarano. Siamo belli impacchettati ma sembra che tutti ripartano la mattina dopo molto presto. Anche noi prevediamo di partire presto considerando che la tappa fino a Mikonos conta oltre 60 miglia ed è previsto purtroppo vento leggero per il giorno successivo.

Ikaria è la patria di Icaro e Dioniso e è una delle 5 zone del mondo dove la popolazione è più longeve. Nel paesino di Agios Kirykos si respira un’aria di tranquillità dove i ritmi sono rallentati la gente si alza tardi la mattina tant’è che il giorno dopo prima di partire volevamo fare un po’ di spesa ma abbiamo trovato tutto chiuso alle 8 di mattina.
Fortunatamente pane e biscotti li abbiamo acquistati nel pomeriggio nel forno del paese, i migliori biscotti di tutta la grecia.
La sera l’unico ristorante aperto è una trattoria nel centro del paese con quattro tavoli , abbastanza sgarruppato ma dove abbiamo mangiato delle ottime sarde a scottadito.
La mattina successiva appena i nostri vicini mollano gli ormeggi usciamo anche noi, il vento è sui 10 nodi da NE ma dopo poche ore inizia calare e si attesta fino a sera sui 4/5 nodi da NW.
Navighiamo a vela e motore di bolina stretta fino a Mikonos dove attiviamo all’imbrunire.
Il giorno successivo è previsto SW quindi decidiamo di ormeggiare nella baia Korfos di fronte alla spiaggia Megali Ammos. Classica foto ai mulini a vento bagno ristoratore cena alla luce delle stelle.

La mattina dopo partiamo come al solito dopo un bel caffè e i biscotti di Ikaria stranamente con una densa nebbia che riduce la visibilità e di conseguenza teniamo sotto controllo gli allert dell’AIS.
A metà mattina per fortuna la nebbia sale e si presenta il previsto SW molto leggero che ci permette comunque di issare le vele e viaggiare a 5 nodi verso Siros.
Dopo circa 20 miglia arriviamo in tarda mattinata a SUD di Siros e decidiamo di fermarci per il pranzo nella baia di Achladi. La cambusa è praticamente vuota non avendo potuto fare la spesa a Ikaria e quindi ci dedichiamo alla pesca per prepararci una bella zuppa. La pesca è fruttuosa e nel giro di una mezz’ora ci procuriamo un po’ di orate e saraghi.

Pranzo, pennichella e si riparte per Finikas.
Cena al ristorante di fronte al porticciolo e la mattina dopo solita passeggiata nelle banchine del porto per trovare un pescatore che ci possa vendere un bel pesce.


Siamo quasi arrivati nel Saronico, le ultime due tappe prevedono una sosta a Kitnos e a Kea per poi sosta dal mio amico Nikos.


