Nisiros

Alle 9 puntuale si presenta la persona che il pomeriggio precedente ci aveva promesso una tanica di gasolio dato che nel porto non c’è il distributore e anche i minitank che solitamente transitano sulle banchine non fanno il servizio. Travasiamo il gasolio nel serbatoio, gli regaliamo una tanichetta di vino che avevamo in cambusa e partiamo alla volta di Nisiros.

Le miglia previste sono poche quindi decidiamo di fermarci nell’isoletta disabitata di Gyali dove dalle carte sembra che ci sia una bella baia ridossata da NE. In effetti la baia è ridossata e anche la spiaggia è molto bella di sabbia bianca ma purtroppo è deturpata da una cava di pomice che ha praticamente distrutto la piccola collinetta dell’isola.

E’ anche disseminata di scogli semisommersi per cui decidiamo di ancorarci sui 10 metri di fondale e dedicarci alla pesca. Obiettivo procurarci un po’ di pesci per una zuppetta. In effetti in una mezzora peschiamo un po’ di oratine, saraghi e occhiate. Poi all’improvviso ad ogni beccata si rompe il filo e perdiamo l’amo. Pensando che si siamo pesci grossi mettiamo come terminale un amo legato ad un cavetto d’acciaio e immediatamente peschiamo tre pesci stranissimi con dei denti molto aguzzi. E’ una specie molto aggressiva tant’è che come sono comparsi loro sono spariti tutti gli altri pesci.

Soddisfatti della pesca e dopo un bagno ristoratore issiamo di nuovo le vele rotta Nisiros.
Arriviamo in porto nel primo pomeriggio. Come specificato nel portolano l’entrata è in parte insabbiata e notiamo che ci sono due minuscole boette che ci indicano il canale per entrare anche se il fondale non supera i 2,5 mt. Siamo al limite e abbiamo anche strisciato leggermente sul fondo.
Il porto è abbastanza grande per la dimensione dell’isola e praticamente mezzo vuoto. Il paese è molto piccolo quattro case la chiesa e un piccolo market e un noleggiatore di scooter per andare a visitare il vulcano.
Iniziamo a pulire il pesce pescato a Gyali e ci viene lo scrupolo di chiedere a un pescatore se i tre pesci strani che avevamo pescato alla fine erano commestibili. E’ stato categorico, i pesci sono velenosi e si può morire, sicuramente si va in ospedale con un blocco renale.

Penso che avesse esagerato e comunque li abbiamo buttati a mare e ci siamo fatti una zuppetta con il pescato..